venerdì 27 settembre 2013

dispiegamento

e come un felice, tu risorgi
eternamente immortale,
la tua attenzione volgi.

come di un fulmine
il bagliore sei
ed in una nube,
presto svanirai.


venerdì 9 novembre 2012

missione ?

e se fossimo più che semplicemente il corpo che vediamo ?
e se fossimo più dei soli meccanismi biologici ?

e se fossimo altro rispetto a quanto crediamo di essere ? 

ma cosa importa cosa siamo?
esistono lati di noi che vogliono certezze logico-razionali, lati di noi che processano la realtà per simboli ( l'emisfero destro processa i dati in modo del tutto diverso dal sinistro... però fanno parte della stessa unità biopsichica ).

esistono un'infinità di esperienze indescrivibili e inspiegabili che l'essere umano può vivere. 
esiste forse una missione nell'uomo? a volte ho la netta sensazione che sia così altre volte mi sembra d'esser perso in un delirio. 
fattostà che una cosa l'ho capita : lasciar andare è la soluzione. 

abbandonare tutto quel casino che crea l'ego per vivere, tutte le paure, le ansie, le preoccupazioni, le insicurezze... vivere di contemplazione, allargare la consapevolezza di sè e del mondo, estendere la conoscenza raggiunta con ragionamenti, imparare a trovare la pace e la quiete , vivere liberi dai costrutti socio-culturali. imparare a pensare Davvero con la propria Testa.
alla fine tanto si sa, moriamo tutti... non ha senso affaticarsi eccessivamente. 
ha molto più senso godersi il viaggio su questa Terra. e se esiste una vita oltre a quella materiale, ben venga ! 

se esiste, allora abbiamo fatto a goderci questa perchè, facendolo, godremo sicuramente anche nell'altra. se non esiste, allora ci siamo vissuti bene l'unica possibilità donataci.

io non so bene a cosa credere. ma ho la sensazione che vi sia ben altro oltre quello che gli occhi vedono. 
penso che abbiamo una missione : riconscere dio in ogni cosa. in noi stessi e negli altri. rispettare il prossimo con amore in quanto è dio stesso. riconoscere la bellezza insita in ogni cosa e sopratutto rispettare e conoscere se stessi. 
penso inoltre che dovremmo aiutarci l'un l'altro ad estendere la consapevolezza e lasciar andare tutto quanto è superfluo per poter accedere ora, qui, nel regno dei cieli. quello stato mentale di perfezione ed equilibrio fra esperienza e conoscenza. in cui si è davvero qui ed ora, avvolti in una goccia di saggezza e profondità.

penso sia questa la missione della vita. fortificare attraverso la materia lo spirito. e se pensate che non ne valga la pena... bè prima o poi vi ricrederete. non v'è nulla di più estasiatico di quest'esperienza. 

venerdì 6 luglio 2012

la vita è un processo di morte, forse...

nasciamo. si forma una cellula, inizia a sdoppiarsi velocemente e dopo un po' ecco pronto un bell'organismo nuovo di pacca.
qui inizia il bello. quell'organismo ha già in sè il seme della propria morte, anomalie genetiche ed imperfezioni che lo porteranno alla morte per qualche cedimento fisico. predisposizioni al collasso. ammenochè non si è perfettamente sani senza nessun tipo di predisposizioni.
a quel punto subentra il fattore ambientale : mangiamo , beviamo e respiriamo e, in modo più o meno consapevole, assumiamo sostanze nocive o il cui effetto a lungo termine è il deterioramento di qualche parte del corpo con conseguente morte e magari accompagnata da una lenta agonia.
nei casi più curiosi ce la provochiamo noi con le nostre scelte , usando droghe, fumando sigarette, bevendo liquidi dannosi ecc.
cosa cambia fra decidere di assumere una sostanza per piacere, sapendo d'esser tossica, ed assumerla senza saperlo ?
se io bevo 10 caffè al giorno mi provoco una gastrite cosa che però potrei provocarmi vivendo tranquillamente senza assumere consapevolmente nulla che me la possa causare..

in un caso è una scelta, a volte non del tutto consapevole in quanto non sempre immaginiamo cosa vorrà dire danneggiare il corpo, in un altro caso è un "incidente di percorso".
il punto cruciale che voglio sottolineare è che vivendo incappiamo nella realtà e la realtà è piena di insidie... basta pensare alla molteplicità di virus e batteri , presenti in natura, che determinano la morte o gravi malattie.

in ogni caso nasciamo e , qualsiasi cosa facciamo, moriremo. è inevitabile, possiamo anticipare i tempi, ma il risultato finale è il medesimo.
e siccome avere uno stile di vita salutista non è garanzia di avere una vita sana lunga e prosperosa, dopo anni di paranoie personali sono giunto alla conclusione che è bene vivere il presente al massimo, goderselo più che si può e fare quello che si vuole accettando che le minacce alla salute sono in ogni dove e che probabilmente, in ogni caso, faremo una morte non del tutto piacevole. e negarsi i piaceri, nel caso questi siano dannosi, non è certo il modo migliore per sconfiggere la malattia. anzi è sicuramente il modo migliore per negarsi parte dei piaceri della vita.... e la vita è breve di per sè !

la vecchiaia porta inevitabilmente problemi di salute, sia che si sia condotta una vita sana sia che non lo si sia fatto.  quindi, niente per niente... tanto vale avere tutto; o meglio  fare di tutto un po' o un po' di tutto... come preferite voi   :-)

sabato 30 giugno 2012

da dove vengono i pensieri ? gestione auto-consapevole

cosa dire del pensiero ?
spesso ci troviamo a vivere distrattamente, senza accorgerci dell'immenso lavoro che avviene nella mente.
pensiamo d'essere spontanei, e forse lo siamo, e agiamo seguendo pensieri più o meno istintivi.
ma cosa sono i pensieri ? e sopratutto da cosa derivano ?
mi capita spesso quando sono in meditazione di avere il vuoto mentale per qualche istante o, quando sono fortunato, per qualche minuto. puntualmente però qualche pensiero sbuca all'improvviso sulla coscienza.
non ho mai fatto molto caso a questo fenomeno finchè un giorno mi sono chiesto : ma questo pensiero da dove arriva ? non l'ho pensato io consapevolmente, l'unica cosa che ho fatto sul quel pensiero è stato essermene accorto. realizzare la sua esistenza in me.
nel momento in cui io decido di pensare allora i pensieri che noto provengono da me stesso, ma nel momento  in cui io non ho intenzionalmente pensato... beh è tutto un altro discorso. un conto è pensare ad un bicchiere d'acqua un conto è "ricevere" il pensiero senza averlo scelto...

e quindi oggi mi domando : da dove hanno origine i pensieri  ? chi è il vero decisore della nostra vita ?
ci troviamo a passeggiare e una miriade di pensieri investono la nostra mente; che scopo hanno ? da dove arrivano ?

probabilmente i pensieri sono trasduzioni di bisogni, i nostri bisogni alla fine sono : sopravvivenza, riproduzione, benessere.  tutti i sentimenti e le emozioni che proviamo sono legati a questi bisogni.
questi bisogni determinano il nostro agire al fine di conoscere il mondo ed adattarci. quindi io penserò alle ragazze che conosco o alla mia ragazza ( nel momento in cui un impulso riproduttivo viene tradotto in pensiero ) penserò al cioccolato se questo è un piacere che conosco, e non penserò alla coca-cola se questa bevanda mi è sconosciuta. ed avrò tantissimi pensieri legati a come sopravvivere al meglio nel mondo.

la maggioranza dei pensieri che produco saranno quindi di origine automatica, in parte dettata dalle mie conoscenze e dalle esperienze ed in parte dettata dalle strutture mentali che possiedo in quanto organismo umano, con una particolare configurazione neuronale ( tipica della mia specie ).

l'esercizio dell'autoconsapevolezza altro non è che il diventare consapevolmente osservatori del lavoro della mente e , nel migliore dei casi, divenire consapevoli di sè e quindi determinare le proprie scelte in modo consapevole.  spesso noi agiamo con il pilota automatico : seguiamo routine di vario tipo senza neppure dare il nostro consenso alle azioni.
accendiamo una sigaretta sovrapensiero, beviamo del caffè, apriamo il frigorifero senza sapere perché, camminiamo in determinati modi, rispondiamo alla gente con determinati stili, siamo accondiscendenti o oppositori, amiamo o odiamo tutti, proviamo rabbia e così via senza assolutamente averlo deciso.

come mai ?

probabilmente, in parte per rispondere ai nostri bisogni ed in parte appellandoci alle esperienze pregresse, interpretiamo la realtà in un dato modo e strutturiamo una serie di risposte comportamentali.
bel pasticcio allora, viviamo senza consapevolezza per la maggioranza del tempo. schiavi di automatismi...

se però noi facciamo un passo indietro e ricordiamo d'essere osservatori della mente, possiamo accorgerci di tutti i suoi meccanismi, delle dinamiche che innesca e , se stiamo attenti e siamo sinceri con noi stessi, possiamo addirittura vederne le radici.   e dopo ?
dopo abbiamo il più grande dei poteri : possiamo scegliere consapevolmente come muoverci nel mondo e determinare le nostre scelte con assoluta, o quasi, consapevolezza.

a cosa serve questo lavoro ? serve a staccarci dagli schemi automatici e determinare la propria vita consapevolmente, serve a fare la differenza fra il vivere come automi schiavi dei circuiti neurali preferiti, e iniziare a divenire artefici e padroni del nostro sè.
aumentando la potenza di auto-osservazione e imparando a rilassarci, possiamo addirittura entrare nei meandri della mente e perderci nei suoi mondi come vigili esploratori di un universo sconosciuto : il proprio sè.



venerdì 16 dicembre 2011

è il libero arbitrio a determinare tutto ciò?

mi domandavo se il mondo fosse libero o se fosse determinato.
infondo una pietra cade perchè vi è una legge, la forza di gravità, ad attrarla al suolo ed allo stesso modo io mangio poichè una legge naturale me lo impone come esigenza.
che dire dei pensieri, dell'umore e tutto il resto ?
essi sono frutto della mia libertà espressiva di individuo unico o sono forse diramazioni di processi fisiologici dettati da flessibili, ed al contempo rigidi, schemi strutturali?
certamente vi è in tutto il meccanismo determinato per natura una componente libera. io posso muovere un braccio quando lo decido, e non mi potrei mai sognare di dire che esso si muove perchè, ad un tratto, una rete neurale si attiva casualmente determinandone il movimento.

ma andando oltre le domande sulla libertà individuale, mi accingo ora a riflettere sull'effetto della libertà in senso generale.
la realtà, il mondo, ha sicuramente dei meccanismi di funzionamento che in un certo senso determinano che le cose vadano piu o meno in un dato modo ed in una data direzione. esistono appunto le tendenze, ed esse sono insite sia nell'uomo che nell'animale e perfino nel regno vegetale e minerale. daltronde il ferro si arruginisce per ossidazione ed esso è del tutto inevitabile.

ma se, ed è così, il mondo ha anche una componente libera, allora il libero arbitrio determina il mondo per come è. la grande jungla e la legge del più forte, della sopravvivenza, del sopruso sul prossimo ai fini di preservare l'integrità fisica del soggetto agente sono istinti di natura, tendenze innate, e noi, che non possiamo sottrarci molto facilmente alla nostra più intima natura animale, non possiamo che esserne sottomessi.

l'imprevedibilità delle azioni fa si che il mondo possa mutare costantemente, ed ecco che nascono nuove specie animali ed ecco che nascono nuovi paradigmi culturali, ed ecco che nascono nuove mode, stili, pensieri, strategie economiche, politiche e tantissime altre cose.

l'evoluzione del mondo, il suo perenne mutare, avviene proprio grazie alla componente libera che, pur essendo del tutto sottomessa alle tendenza insite per natura in ogni cosa, può deviare il moto del treno sui binari.
se così non fosse, o meglio, se tutto fosse totalmente determinato per natura così come un programma lo è nel computer in cui funziona, il mondo sarebbe un perfetto meccanismo statico e ripetitivo in cui nulla potrebbe mai accadere. esisterebbe totalmente il destino in quanto esso sarebbe frutto di un assoluto schema preciso ed inattaccabile. saremmo macchine.

la componente libera non so cosa sia, nè da cosa è determinata ( sempre se è determinata da qualcosa ). credo che il nostro "libero pensare" sia determinato da leggi di funzionamento della mente, ed a tal proposito grandi branchie della psicologia cognitiva si occupano di studiarne nei dettagli il funzionamento affiancate dalle più innovative strumentazioni delle neuro-scienze. però nonostante la mente abbia dei meccanismi assoluti di funzionamento, e nonostante le logiche associative siano sovrane, nonostante il lato emotivo concorra enormemente nell'influenzare quello cognitivo e viceversa , sono abbastanza convinto del fatto che la coscienza non sia un semplice epifenomeno di un meccanismo più ampio, e nel caso lo sia, penso che la componente libera sia un "regalo" di madre natura che ha fatto a se stessa per potersi garantire costante cambiamento. la natura è un sistema in grado di auto modificarsi.

che la realtà sia o no il respiro , o la risata, di una divinità non lo so. però inizio a pensare sempre più che alla base di tutto vi sia vita, un forte impulso vitale e forse, probabilmente, un'intelligenza di fondo.

sabato 5 novembre 2011

l'amore è tutto

guardate con amore e dolcezza, e sarete liberi da ogni cosa.
l'amore è il più potente stato mentale, si ottiene quando si accetta totalmente l'interno e l'esterno, quando al posto di distrarre la nostra attenzione da tensioni , permettiamo all'attenzione di focalizzarsi liberamente ed interamente sull'oggetto da indagare, e permettiamo alla nostra mente ( ora libera dai pregiudizi e schemi ) di pensare in modo totalmente libero ed aperto.
solo l'amore può portare a questo stato di cose, è l'unico stato di coscienza a permettere al pensiero di sublimarsi ed alla mente di manifestare le sue potenzialità.
tutte le altre emozioni e tutti gli altri stati d'animo, seppur in maniera diversa, tendono a incatenare la mente a qualcosa impedendole così di spaziare negli orizzonti profondi.
l'amore quindi ci permette di avere ed essere tutto, di essere totalmente liberi, attraversati da brividi di gioia e contentezza, come se un mare enorme di energia stesse entrando nel nostro corpo. nell'amore si è beati.

l'essere umano è qualcosa di davvero notevole, la magia più incantevole di questo pianeta o forse dell'universo. è un essere in grado di provare amore e meraviglia, ammirazione e stima, è un animale che sa contemplare e può raggiungere confini lontani.  è difficile non amare questo splendore che siamo, ed è strano non rivolgersi a quel Qualcosa senza esserne grati per ogni sua creazione. eppure tutto questo è sempre sotto i nostri occhi e noi, distrattamente,  camminiamo oltre.

venerdì 28 ottobre 2011

la macchina

se osserviamo bene il mondo attorno a noi e noi stessi, il modo in cui ogni cosa funziona e come noi stessi funzioniamo, ci rendiamo conto ben presto del fatto che siamo micro sistemi inseriti in un macro sistema, in cui ogni cosa nel vivere svolge una funzione funzionale al tutto circostante, in un'ottica di inter-dipendenza ed estrema simbiosi. 
ogni cosa, per esistere e sussistere, necessita di un programma che dia configurazione e struttura all'energia di fondo che diviene materia.
pensiamo solo a come funziona un corpo, a tutti i processi metabolici, al fatto che estrae sostanze dal cibo le modifica e le fa proprie suddividendole in sostanze utili per la strutturazione fisica e sostanze utili affinchè il corpo possa "bruciare" energia. come fa un pezzo di pane a venir distrutto e utilizzato ? come mai abbiamo tutta una seria di batteri, enzimi e processi chimici adeguati all'assimilazione del cibo?
come è mai possibile che un corpo sia programmato per funzionare? pare quasi che sotto ci sia un programma gestionale che insegna all'hardware corpo ad utilizzare ciò che il mondo fornisce. pensiamo a tutti gli effetti che l'ossigeno ha sul corpo, un gas non ha questo potere ! il potere dell'ossigeno è dato dal corpo e dai suoi schemi di funzionamento. pensiamo anche solo alla magia del poter vedere, pensare, ricordare !

non parliamo poi di una pianta dal cui seme nasce un albero. un seme, un frammento contenente materiale genetico ( codice del programma che si svilupperà con le condizioni adatte di umidità e calore ) gettato nella terra, assimila le sostanze dal terreno, moltiplica le cellule e , nutrendosi di luce e anidride carbonica, inizierà a strutturarsi disponendo atomi in sequenze precise e stabilite ( dal proprio dna ) e inizierà la trasformazione di sostanze chimiche per tutta la vita. e creare, sintetizzare, gestire ed usare sostanze chimiche è un'impresa complicatissima che necessita anni di studio laboratoriale per un chimico... eppure una pianta, o un fegato, o qualsiasi altra cosa, sintetizza e gestisce la chimica con estrema facilità e la cosa più incredibile è che è programmato per farlo.

la nostra stessa mente, che poi altro non è che uno dei tanto sotto sistemi che compongono il nostro sistema Corpo, funziona secondo programmi insiti alla nascita ( che non abbiamo cioè sviluppato noi con la nostra esperienza ) che basandosi su spinte pulsionali assimilano informazioni dall'esterno, le memorizzano, e le combinano per dare risposte a domande, per mappare la realtà, per cercarne una comprensione utile ai fini del movimento nel mondo e della sopravvivenza. 
ogni essere tende alla conoscenza, e la conoscenza porta a strategie adattive. l'essere umano in questo è probabilmente l'animale terrestre meglio riuscito e col più alto grado di complessità.
la curiosità stessa è uno dei programmi in dotazione nel corredo umano, l'intelletto non è che una potenzialità che hanno tutti e che nell'uomo è semplicemente più sviluppato, esso è la capacità di correlazione delle informazioni contenute in memoria. 

perchè un bambino nasce e sa dov'è il seno e sopratutto che lo necessita ? direte per istinto.. ed io vi do ragione, ma questo non significa spiegarne il reale motivo. come fa a sapere una cosa di cui non ha fatto esperienza ? essa è gia inserita nella sua mente, il cervello non è del tutto vergine e vuoto, ci sono gia delle informazioni dentro , e come queste siano state messe è un mistero. e sopratutto chi le ha messe ? 
parlare di un dio separato dalle creazioni è poco sensato a parer mio, è più probabile che l'energia stessa che compone l'universo ha sia una parte "fisica" la propria struttura energetica, e sia una parte "mentale" la coscienza divina, o mente di dio.
è possibile che così come noi abbiamo un cervello fisico ed una mente sovra-fisica, allo stesso modo l'energia è sia un "tessuto" che una coscienza. 

è molto probabile che noi siamo una sorta di robot auto programmante e programmato per auto gestirsi in accordo con delle leggi di funzionamento inviolabili ed estremamente vincolanti. siamo totalmente liberi all'interno di un recinto biologico. la nostra mente  è una piattaforma virtuale che funziona in un determinato modo specifico che diviene il nostro stesso limite strutturale. non possiamo scegliere come funzioniamo, una ferrari non può decidere d'essere una moto da cross. tutto potrebbe essere una sorta di robot biologico programmato per vivere la propria vita ed al contempo essere naturalmente orientato verso azioni che, nell'insieme, svolgono una funzione per il macro sistema mondo. 

in quest'ottica la vita di ogni singola cosa è funzionale a sè ed a tutto il resto, essendo il mondo stesso un macro programma ed un immenso robot biologico o, detto diversamente, un organismo vivente. 
ma che differenza concettuale c'è fra un essere vivente ed un robot biologico ?